ADDESTRAMENTO

LA COMUNICAZIONE VOCALE E POSTURALE
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Tutta la famiglia dovrà adottare lo stesso approccio di comunicazione, in modo tale che il cucciolo comprenda i vostri gesti. In generale, i cani non capiscono il significato delle parole, ma comprendono le intenzioni del tono di voce. Il tono acuto, dal momento che richiama i suoni emessi dalle cucciolate, viene interpretato come un richiamo del tipo «vieni» o «andiamo». Il tono di voce determinato è adatto invece per impartire ordini, poiché richiama il suono del latrato. Non ci sarà necessità di alzare il volume della voce per farsi ubbidire. Il tono basso ricorda al cucciolo il brontolio della mamma, pertanto dovrà essere utilizzato dal padrone per comunicare disapprovazione o un avvertimento, per esempio «adesso basta». Il cucciolo percepisce anche la postura del corpo del padrone, interpretandolo in maniera differente a seconda della posizione assunta. Se vi accucciate fino all’altezza del cucciolo, quest’ultimo si tranquillizzerà e si avvicinerà, interpretando il gesto come un invito a seguirvi, mentre una posizione eretta è più adatta per impartire gli ordini.

IL GIOCO
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Il gioco è l’attività fondamentale per una crescita sana del cucciolo, che imparerà in questo modo ad affrontare diverse situazioni ed ambienti. Anche lo sport, come l’agility dog, è un ottimo modo per far divertire il vostro amico a quattro zampe. L’importante è insegnare al vostro Shiba cosa significa gioco. Per esempio, se il cucciolo viene attirato dalle vostre ciabatte e gli abiti, distraetelo con un vero giocattolo, meglio se adatto a essere masticato. Richiamate il cagnolino a voi e se comincia a considerare il nuovo gioco,lodatelo. Quando invece il cucciolo è iperattivo, morde e abbaia in continuazione durante i giochi, il padrone dovrà insegnargli il buon comportamento. L’irrequietezza del cucciolo è un modo per attirare l’attenzione, ma il padrone dovrà reagire con tranquillità alla sua agitazione e nel momento in cui il cucciolo si tranquillizza, lo si dovrà premiare con una carezza (non con un bocconcino, per evitare l’associazione cibo-iperattività).

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IL BOCCONCINO PREMIO
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I bocconcini fuori pasto significano per il cucciolo un’approvazione nei suoi confronti. Per questo, il biscotto o lo snack sono elementi essenziali per l’educazione del nostro Shiba, in modo da fargli capire la differenza tra un comportamento corretto e uno scorretto. Il bocconcino premio dovrà dunque essere appetibile e diverso da quanto il nostro cane è abituato a mangiare di solito ed offerto direttamente dalle mani del padrone quando il cucciolo si comporta bene.

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INSEGNARE AL CUCCIOLO IL SUO NOME
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Per insegnare al cucciolo a rispondere al suono del proprio nome, si dovrà pronunciarlo in modo chiaro e allegro, più volte e guardandolo negli occhi. Tutte le volte che risponderà avvicinandosi a voi, lo si dovrà coccolare in modo che associ il suo nome con l’affetto.

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COME FAR SEDERE IL CUCCIOLO
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L’addestramento per insegnare al cane a mettersi seduto, invece che saltare addosso al padrone per salutarlo, è da farsi in un luogo spazioso. Il cucciolo dovrà essere legato a una corda, fermata a un supporto fisso, lunga circa 1 metro. Vi dovrete allontanare di circa 5 metri dal cagnolino e osservare le sue reazioni. Inizialmente il cucciolo cercherà di avvicinarsi e agitarsi verso di voi, m a solo nel momento in cui si metterà a sedere, ci si potrà avvicinare. Se però prova a saltare, dovrete allontanarvi di nuovo finchè non si rimetterà seduto e ripetere la strategia così via. Quando il cucciolo assocerà che mettendosi seduto otterrà il vostro arrivo, allora si accomoderà e voi gli darete il bocconcino di gratificazione. In generale, il padrone, al suo rientro in casa, non dovrà considerare il cucciolo se gli salta addosso, ma accarezzarlo solo quando si sarà calmato a sedere.

DOVE FARE I BISOGNI
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Una bella particolarità dello Shiba è quella di essere molto pulito nell’ambiente in cui vive dalla più tenera età. Basterà prestare attenzione ai momenti successivi al pasto in quanto solitamente è il momento in cui il cucciolo tende a fare i suoi bisogni. In tal caso basterà seguirlo fino a quando notate che si sta prestando a sporcare. In quel momento basterà un comando deciso ma non troppo severo, come un semplice “no”, e portarlo subito all’aperto oppure negli spazi prestabiliti. Dopo aver ripetuto quest’azione per qualche giorno, sarà lui a chiamarvi per uscire.